Il termine letterale ‘simbolo’ deriva dal greco symballein=mettere insieme, connettere, ridurre a unità di significato.La parola tuttavia ha radici più profonde che si rifanno all’aramaico e alle lingue mesopotamiche.
il simbolo è stato per l’uomo il segno del legame religioso-cultuale. Proprio per questa ragione il linguaggio simbolico è il linguaggio della religione, ed esprime ciò che supera l’intelletto umano.
Tutta l’arte antica religiosa è intrisa di questo simbolismo.
Altrove si legge che il Simbolismo è un linguaggio misterioso e rivelatore ad un tempo, destinato a velare ai profani le verità sacre lasciandole però visibili per coloro che le sapevano leggere (René Gilles – Il simbolismo nell’arte religiosa – Edizioni Arkeios – Roma 1993).
Simboli di Pietro, Cristo, e palma del Martirio – Roma Antiquarium del Foro Romano |
Sempre riguardo alle lettere dell’alfabeto (4) i Greci del paganesimo attribuivano – in vari tempi – valore simbolico. Queste lettere erano:
Delta, in quanto la sua forma ricorda l’organo femminile e quindi rimanda al principio della generazione;
Epsilon, la sua forma ricorda una chiave a tre denti, simbolo del dio solare Apollo;
Theta, deriva dalla parola greca QanatoV che significa ‘morte’;
Tau, evoca il pensiero di uno strumento di supplizio (anche per i Greci), cioè la croce.
Nella simbologia cristiana noi conosciamo la simbologia delle due lettere accoppiate Alfa-Omega che significa l’inizio e la fine: Apocalisse 1:8 "Io sono l'alfa e l'omega", dice il Signore Dio, "colui che è, che era e che viene, l'Onnipotente". Meno conosciuta è invece la forma Omega-Alfa usata dai cristiani nelle catacombe per significare il concetto escatologico della “fine-inizio”, cioè fine della vita terrena ed inizio della vita ultraterrena.
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